La sanificazione a vapore è una tecnica già utilizzata da tempo. Oggi assistiamo all’impiego di macchinari all’avanguardia che garantiscono una pulizia ancora più efficace rispetto al passato. Scopriamo insieme tutto quello che devi sapere sulla sanificazione a vapore.
Quando parliamo di vapore, in genere ci riferiamo allo stato gassoso dell’acqua che supera i 100°C. A temperatura ambiente l’acqua è liquida, ma dopo questa soglia cambia letteralmente forma e consistenza. Da un punto di vista sostanziale, il vapore usato per la sanificazione professionale non ha nulla di diverso dal vapore che esce dalla pentola in ebollizione.
Al contrario, le cose cambiano dal punto di vista pratico in quanto, nella sanificazione a vapore professionale, il getto di quest’ultimo è pressurizzato. Infatti la temperatura del vapore sale con l’aumentare della pressione. È chiaro, per eliminare germi e batteri occorre un getto che abbia una temperatura adeguata.
Dal punto di vista igienico-sanitario, i 100° rappresentano una soglia critica. Infatti a questa temperatura virus, batteri, funghi e parassiti non riescono a sopravvivere. Non a caso, la sanificazione a vapore professionale è già utilizzata di routine in svariati ambiti: dalla disinfezione degli strumenti chirurgici, alla sanificazione delle stoviglie in bar e ristoranti. Insomma, possiamo dire che si tratta dell’unico metodo in grado di assicurare pulizia e igiene a prova di test di laboratorio.
Inoltre la sanificazione a vapore presenta anche altri vantaggi non da poco. Prima di tutto si tratta di un metodo rispettoso dell’ambiente a 360°, ma anche economico, perché la materia prima principale è semplice acqua. Inoltre il vapore può essere utilizzato per sanificare qualsiasi ambiente o superficie.
La sanificazione a vapore, è una pratica in grado di igienizzare a prova di test di laboratorio. Pertanto, in qualsiasi situazione sia richiesta la massima igiene e pulizia, la sanificazione a vapore professionale è la scelta migliore.
A differenza di altri sistemi, questo è del tutto ecologico. Infatti non bisogna dimenticare che alcuni tipi di sanificazione effettuati con agenti chimici rendono le superfici e/o gli ambienti non utilizzabili per un dato lasso di tempo. In alcuni casi, dopo l’applicazione, necessitano anche di essere rimossi, il che rende le tempistiche non proprio brevi.
Senza contare il fatto che la dispersione di questi agenti chimici può causare notevoli danni a tutto l’ambiente circostante. Al contrario, l’acqua non inquina e non lascia residui, pertanto non c’è necessità di ripassare le superfici. Quindi, riepilogando, quando vogliamo assicurare la massima igienizzazione rispettando l’ambiente, conviene utilizzare la sanificazione a vapore.