Sai qual è la differenza tra sanificazione ed igienizzazione? Se non sai di cosa stiamo parlando, allora sei nel posto giusto. In questo articolo ti sveleremo cosa devi assolutamente sapere.
Con la comparsa del Covid-19, si è sentito sempre più il bisogno di vivere in ambienti protetti, lontano dalla propagazione del virus. Proprio per questo è giunto il momento di fare un po’ di chiarezza sulla differenza principale tra sanificazione e igienizzazione.
Partiamo da quest’ultima. Si tratta della pulizia a fondo con sostanze in grado di rimuovere o ridurre gli agenti patogeni su oggetti e superfici. Le sostanze igienizzanti (es. ipoclorito di sodio o candeggina) sono attive nei confronti degli agenti patogeni, ma non sono considerate disinfettanti in quanto non autorizzati dal Ministero della Salute come presidi medico chirurgici.
Ne caso della sanificazione, invece, l’obiettivo primario è quello di rendere sane tutte le superfici dell’ambiente grazie alla pulizia, igienizzazione e/o disinfezione, e al di miglioramento delle condizioni ambientali (microclima: temperatura, l’umidità e ventilazione). Quindi facciamo riferimento alla pulizia ordinaria con acqua e detergente alla quale segue un trattamento di decontaminazione (igienizzazione e/o disinfezione). Infatti nel processo di sanificazione, vengono utilizzate attrezzature specifiche per la diffusione dei principi attivi e competenze professionali.
Per rendere chiara questa distinzione, riteniamo utile fare un attimo un piccolo riepilogo. L’igienizzazione (o pulizia) è un procedimento atto a rimuovere polveri, materiale non desiderato o sporcizia da superfici, oggetti, ambienti chiusi. La sanificazione, invece, è l’insieme dei procedimenti e operazioni atti ad igienizzare determinati ambienti e mezzi mediante l’attività di pulizia e di disinfezione.
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